CARBON FARMING
L’utilità del carbon farming per le aziende agricole e forestali
Gli effetti del cambiamento climatico sono ben evidenti in agricoltura, ma sono gli stessi agricoltori a poter giocare un ruolo importante nel rallentare il surriscaldamento globale. La chiave sta nel Carbon Farming un sistema agricolo in grado di sfruttare la naturale capacità del suolo di immagazzinare anidride carbonica, il principale gas ad effetto serra, e di utilizzarlo sotto forma di sostanza organica a vantaggio della fertilità del suolo. Sottraendo CO² dall’atmosfera se ne abbassa la concentrazione e questo, su scala globale, può avere l’effetto di rallentare il surriscaldamento globale.
(Andrea Fiorini – Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza).


Con il Carbon Farming si vuole massimizzare la produzione di biomassa secca in campo e ridurne le perdite. Questo può essere fatto ad esempio seminando cover crop e adottando tecniche di minima o non lavorazione del terreno. Le cover crop non sono altro che colture (come senape, rafano, favino, trifoglio e molte altre) non destinate alla raccolta, ma che hanno lo scopo di coprire il terreno durante i mesi invernali, contrastando l’erosione dei campi, migliorandone la struttura e la fertilità e soprattutto generando sostanza secca che incorpora CO².
Questo significa che un agricoltore che decida di modificare in questo senso le tecniche di coltivazione dei propri terreni, potrebbe aumentare sensibilmente le capacità di questi di assorbire CO² dall’atmosfera e incamerarla nel suolo. In una stagione si possono sequestrare 2-2,5 tonnellate di CO2 ad ettaro, pari alle emissioni prodotte da una macchina che percorre circa 15-19mila chilometri e generare quindi 2,5 crediti di carbonio ad ettaro. (Tommaso Cinquemani – Agronotizie)
Per evitare che l’anidride carbonica intrappolata nella biomassa torni in atmosfera è necessario tuttavia adottare delle tecniche di agricoltura conservativa che prevedono la non inversione degli strati di suolo.
Per incentivare l’adozione di questa pratica e premiare gli agricoltori che in questo modo contribuiscono a rimuovere la CO² dall’atmosfera, sono stati studiati recentemente diversi meccanismi da parte dell’UE nell’ambito della PAC.
Secondo l’UE infatti il carbon farming sarà il nuovo business agricolo e lo strumento finanziario che giocherà il ruolo più importante nei prossimi anni riguarda proprio il Mercato volontario dei Crediti di Carbonio

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